Il primo “Ocarina Rave”

Correva l'anno 2017  quando – Domenica 30 settembre 2017  - nel padiglione museale di Villa Smeraldi, a Bentivoglio (BO) andò in scena il primo “Ocarina Rave”, punto di arrivo di un progetto realizzato sotto l'egida del Ministero dei Beni Culturali  con l'obiettivo di salvaguardare la diffusione di uno strumento  della nostra tradizione popolare altrimenti a rischio di "estinzione" se non tramandato alle nuove generazioni: l'Ocarina.

L'iniziativa rientrava tra le tante attività culturali proposte dalla nostra Scuola di Musica (“il Temporale”), diretta da Marzia Baldassarri, su ispirazione del Maestro Emiliano Bernagozzi – uno dei principali ambasciatori dello strumento in tutto il mondo, musicista, insegnante ed autore di trascrizioni conosciute dal pubblico internazionale -  docente di ocarina e flauto traverso nella scuola di Bentivoglio.

Avremmo potuto chiamare l'iniziativa semplicemente “Festival”, “Rassegna musicale” oppure “Incontri musicali”, ma crediamo che una Scuola di Musica prima ancora di essere un luogo di formazione, debba essere un luogo di crescita, in cui si costruiscono esperienze alle quali attribuire  senso e significato. 

E così lo abbiamo chiamato “Ocarina Rave”!

La parola “Rave” deriva dal verbo inglese “to rave”, che significa “entusiasmarsi”.

Il richiamo è certamente alle manifestazioni musicali autogestite  nate negli anni 70/80, caratterizzate dal ritmo incalzante della musica, dalla viva partecipazione di giovani in festa, e dalle insolite e suggestive location in cui si svolgeva l'evento ( ad esempio all'interno di grandi spazi aperti o di ampi aree industriali).

 

Ci sembrava proprio il termine giusto per inaugurare una iniziativa volta a coinvolgere  un pubblico giovane e dinamico, che  fosse contemporaneamente protagonista e spettatore di una giornata dai ritmi incalzanti, in cui si sarebbero alternati ensemble ocarinistici provenienti da tutto il mondo, laboratori artigianali, esposizioni ed ispirazioni volte a riunire il mondo ocarinistico nell'entusiasmo di una giornata dedicata all'eclettico strumento di terracotta. La location individuata nel suggestivo parco di Villa Smeraldi ed all'interno del padiglione del museo della civiltà contadina,  rappresentava infine   la collocazione perfetta ed originale in cui organizzare  il  nostro primo “Rave”.

La prima edizione dell'”Ocarina Rave” fu un memorabile successo che riunì oltre 500 persone tra pubblico ed artisti, e da punto di arrivo di un progetto è divenuta il punto di partenza di tante iniziative dedicate all'Ocarina.

Sulla scìa di questa esperienza infatti, abbiamo proseguito la nostra opera di divulgazione dell’ocarina in vari ambiti culturali mettendo in campo nuovi progetti: l'edizione del  CD “Il Vento” (2018) in parte registrato presso il Teatro della Reggia di Caserta,  e “Musica BarrOca” (2019), la trascrizione di nuove musiche per ocarina anche in unione a strumenti più nobili, la nascita del primo settimino di ocarina internazionale che ha debuttato durante la seconda edizione dell'Ocarina Rave (2018), il meeting “Le ocarine di tutta Italia incontrano i Maestri costruttori” (2018),  il progetto di scambi giovanili con la Cina realizzato sotto l'egida del Ministero degli Esteri “Maestri di Ocarina senza frontiere”, la partecipazione di ocarinisti giapponesi e coreani alla terza edizione dell'Ocarina Rave (2019), la nascita di nuovi ensemble di ocarina con protagonisti giovani musicisti del territorio.

Con la realizzazione di questo portale dedicato all'ocarina vogliamo che “Ocarina Rave” diventi sinonimo di un luogo aperto, una piazza virtuale, un  punto di riferimento per appassionati e musicisti di ocarina, capaci di “entusiasmarsi” e  di fare rete, stimolare la produzione di nuova musica, e perché no, raccogliere idee per l'organizzazione di altri “Rave” da organizzarsi nei  luoghi più insoliti e suggestivi di tutto il mondo.

 

Ad oggi ci stiamo ancora chiedendo se durante un “Ocarina Rave” sia consentito sballarsi di musica o se invece sia proprio l'ocarina a sballare chi la avvicina.